Annaluisa Corvaglia
Terapista, esperta in riflessologia Plantare, estetista, esperta in trattamenti viso.
Mamma di Lorenzo
Scrivo di bellezza e benessere in gravidanza e nel post gravidanza nel mio blog www.annaluisacorvaglia.com
Bentornate sul mio blog, oggi voglio introdurre un argomento completamente nuovo ma che può davvero rivoluzionare l’idea che avete di intendere la pelle! Vi parlerò di microbiota e microbioma della pelle e di quanto sia importante per una routine di skin care che sia davvero efficace sul lungo periodo.
Come estetista specializzata in trattamenti viso e in riflessologia facciale il mio scopo è prendermi cura a 360° della routinequotidiana di bellezza ed è per questo che sia su YouTube che su Instagram ho dei canali che ti consiglio di seguire per rimanere sempre aggiornata sulle nuove uscite e sui trend del momento in fatto di cura della pelle.
Cosa è il microbiota?
Questa è una domanda davvero interessante! Se ti dicessi che puoi prenderti cura della tua pelle partendo da molto più lontano che con le semplici creme? È completamente vero e se vorrai continuare a leggermi ti spiegherò il perché di questa mia affermazione.
Il microbiota è la popolazione di microrganismi che colonizza e vive in un determinato luogo, in questo caso la pelle del tuo viso. Il tuo compito in una routine di skin care efficace non è attaccare in maniera aggressiva e indiscriminata il microbiota ma far sì che i microrganismi giusti, ovvero quelli collegati alla bellezza della pelle siano forti e possano svolgere il loro lavoro elasticizzante e di naturale bellezza in maniera efficace.
La pelle del viso e il suo microbiota
Adesso che ti ho detto come prenderti cura della tua pelle in maniera organica e definitiva migliorando il tuo microbioma. Questo perché la pelle è un vero e proprio organo, uno di cui dobbiamo prenderci cura in maniera specifica se vogliamo risultati a lungo termine.
La pelle è la parte più visibile del nostro corpo, l’organo più esposto alle intemperie, ai cambiamenti climatici e che ci protegge da tutti i fattori esterni come i batteri. Prendersene cura oltre che migliorare la bellezza farà si di migliorare anche il benessere fisico.
Ti sei mai chiesta cosa succede al tuo microbioma quando compi delle azioni di beauty routine? Dovresti farlo perché a volte quando pensi di star coccolando la pelle del tuo viso con un trattamento esclusivo potresti star mettendo a repentaglio il tuo microbioma e così la stessa bellezza e funzionalità della pelle del tuo viso. H2
Prebiotici e postbiotici: le armi segrete del successo
Come è possibile risolvere quindi la questione? Come prendersi cura della propria pelle e nello stesso tempo curare il suo microbiota?
Il metodo è molto più semplice di quello che puoi pensare, in modo semplice e intuitivo, senza aumentare la spesa del tuo budget per la skin care: scegli creme che siano dermo compatibili!
Esistono creme e prodotti per la cura della pelle che contengono sostanze nutritive che aiutano a migliorare i batteri che vivono sul viso e che contribuiscono a:
Rendere sana, forte e giovane la pelle.
Proteggere dalle dermatiti e dalle psoriasi.
Eliminare l’acne rosacea.
Sceglierle vuol dire fornire un vero e proprio surplus ai trattamenti di bellezza facciale messi in campo ogni giorno! Nello stesso tempo esistono creme con postbiotici, un sistema ancora più avanzato di protezione e trattamento!
I postbiotici si vengono a creare dagli scarti alimentari del microbioma e sono davvero importanti per quanto riguarda la bellezza della pelle del viso.
Perché utilizzare creme, sieri e trattamenti con prebiotici e postbiotici?
Perché permettono di riequilibrare il film lipidico, di proteggere la pelle e di mettere insieme un vero e proprio attacco a tutto ciò che può portare a una condizione della pelle sfavorevole. Riequilibrare il ph della pelle vuol dire eliminare infiammazioni e possibili cause di irritazioni e dermatiti.
Prendersi cura della pelle del viso è una routine quotidiana che tutte dovremmo avere per mantenere un aspetto non solo giovanile ma anche sano e rilassato. Per iniziare Fonte di Giovinezza prebiotici serum è un siero di ottima qualità della Insium che consiglio sempre a chi mi chiede come prendersi cura della pelle del viso con i prebiotici
Adesso che è giunta l’ora di salutarci ti invito a seguirmi sui miei canali social e qui sul blog per continuare insieme questo viaggio alla scoperta dei segreti per una skin care perfetta.
In questo articolo vi svelerò tutta la verità sugli acidi nella cosmetica.
Nel momento in cui sentiamo parlare di acidi solitamente quest’argomento suscita in noi un po’ di spavento. Ciò accade poiché il termine ci porta alla mente un qualcosa che provoca un senso di bruciore, tipo il limone. È fondamentale precisare che, invece, in questo caso specifico non è affatto così. Difatti qui parliamo di quegli acidi che dispongono di una formulazione molecolare costituita da un acido. Questo non significa però che vada automaticamente a bruciare l’epidermide.
Successivamente vi illustrerò le loro peculiarità e, in particolar modo, quelle attinenti gli acidi della frutta. Così potrete ottenere un quadro completo e soddisfacente di tale argomentazione.
La verità degli acidi in cosmetica della frutta e le loro proprietà
È un genere di acido che si distingue in vari tipi, ognuno idoneo per una precisa tipologia di cute. Gli acidi della frutta si dividono in
Alfa idrossiacidi
tartarico
mandelico
lattico
glicolico
Beta idrossiacidi
il più noto è il salicilico
A questo punto ci si accorge già della diversità con l’acido ialuronico, in quanto quest’ultimo è un potente idratante riempitivo. Quindi è totalmente differente dagli acidi della frutta. Ciò è indubbiamente uno dei principi basilari da tenere bene a mente.
Una delle funzioni principali degli acidi derivanti dalla frutta è l’esfoliazione che non necessita del massaggio e che scioglie la cheratina. Quando si applicano, se inizialmente e per qualche minuto si sente un leggero pizzicore non bisogna assolutamente allarmarsi, perché significa che sta iniziando il loro effetto.
Inoltre questi acidi consentono di ottenere una pelle gradevolmente luminosa, liscia, elastica e aumentano la produzione di collagene e di elastina. Una delle proprietà principali è quella concernente la funzione anti-aging, efficace sia sulle rughe più accentuate che su quelle maggiormente sottili. Questo è possibile proprio perché, come è stato sottolineato poc’anzi, vanno a risvegliare la produzione di elastina e di collagene. Scopriamo la verità degli acidi in cosmetica e il loro uso.
Acido citrico
Deriva comunemente dagli agrumi e, generalmente, viene adoperato nella cosmetica ed esattamente
nelle creme e nei sieri per regolare il PH.
Acido tartarico
Un acido derivante dall’uva ed è ottimo per contrastare le microcisti che, spesso, si presentano sul viso. In più ha proprietà schiarenti nonché esfolianti.
Acido glicolico
Deriva dalla canna da zucchero. Per via delle sue piccolo molecole che riescono a penetrare in profondità, è impiegato molto nell’estetica e nella chirurgia estetica. È considerevolmente funzionale sulle rughe profonde, sulle cicatrici da acne e rinnova l’epidermide. Bisogna mostrare attenzione al dosaggio perché è fotosensibilizzante.
Acido mandelico
Derivante dalla mandorla ed è caratterizzato da una lieve profumazione appunto di mandorla. Oltre ciò non è fotosensibilizzante (evitando così di far apparire delle macchie scure sulla cute) ed è un fantastico ingrediente da utilizzare nel periodo estivo. Inoltre va a lenire e riempire le rughe superficiali, è idratante e leggermente esfoliante. Si può trovare nel tonico, nel siero e nella crema.
Acido lattico
Solitamente si suppone che non sia un derivato vegetale bensì del latte. In realtà deriva dalla fermentazione (associata a un batterio di lattobacilli) della barbabietola, della canna da zucchero e della melassa. È l’ideale per illuminare, per schiarire, idratare, regola il PH e si usa per fare la maschera. Infatti esistono in commercio delle maschere in versione peeling con all’interno l’acido lattico, utile per esfoliare. Infine è fotosensibilizzante.
Acido salicilico
È molto noto e apprezzato nel settore cosmetico, in quanto si può adoperare contro l’acne, la rosacea, la psoriasi, le macchie e le cicatrici acneiche. È un acido fotosensibilizzante e deriva dal salice bianco. Se siete intolleranti all’aspirina, evitate di usarlo perché contiene la componente della salicina che è la stessa presente all’interno di questo farmaco. È incluso prettamente nei tonici e nei sieri ed è utilissimo per chiudere i pori, eliminando i fastidiosi e antiestetici punti neri.
Acido malico
Derivante dalla mela ed è molto idratante. Questo acido non è fotosensibilizzante, pertanto si può usare in estate ma associato a una protezione solare. È fortemente illuminante e si adopera pure per il cuoio capelluto, in quanto aiuta a pulirlo efficientemente dalla forfora grassa e secca.
Considerazioni finali
È importante sapere che cosa andiamo ad applicare, visto che così facciamo una scelta consapevole di ciò che utilizziamo sul nostro viso e sul corpo.
Sembra una cosa banale, ma non lo è. Struccare gli occhi è un’ abitudine non di poco conto.
Gli occhi sono la parte più sensibile e delicati del nostro viso, perciò bisogna prestare molta attenzione sia hai prodotti che usiamo per non causare irritazioni, sia hai movimenti che facciamo.
Le 5 cose da evitare per la salute degli occhi.
Compiere sfregamenti a destra e sinistra, che non fanno altro che irritare l’occhio e la zona perioculare
L’utilizzo della stessa salvietta struccante per bocca, viso e occhi.
Acquistare un prodotto qualunque per struccare gli occhi.
Avere uno struccante occhi e uno per il viso, il mio consiglio è per gli occhi usare un olio naturale comel’olio di cocco
Struccarsi con le lenti e andare a letto senza toglierle. Anche le lenti, infatti, proprio come le ciglia, accumulano una grande quantità di impurità, che non solo si depositano su di esse, ma rimangono anche incastrate tra la lente e la cornea. L’ideale è proprio toglierle e poi procedere ad una completa ed accurata igiene oculare.
Non struccarsi per pigrizia e dimenticare di pulire periodicamente pennelli ed applicatori.Struccare gli occhi e il viso la sera, deve essere un’abitudine costante. Durante il giorno il viso le ciglia accumulano smog sporcizia, che devono necessariamente essere rimossi altrimenti possono causare anche infezioni come: orzaiolo, un’infiammazione delle ghiandole sebacee situate alla base delle ciglia. Congiuntivite con arrossamento e secrezione. Secchezza oculare con sensazione di corpo estraneo nell’occhio.
Occhi puliti in tre Step
Per struccare correttamente gli occhi basta davvero poco. Vi insegnerò una tecnica che ho imparato con gli anni nelle varie formazione per i trattamenti viso che ho svolto.
Struccare un occhio molto truccato, velocemente e perfettamente senza arrecare fastidio alla cliente non è semplice, perciò questo metodo è favoloso perché con pochi gesti si ottiene un ottimo risultato.
Step 1
Prendere due dischetti struccanti, inumidirli, dividerli in due veli, strizzarli, e tenerli da parte.
Step 2
Preparare l’occhio usando un olio vegetale, il mio prodotto preferito in assoluto dopo averne provati moltissimi è L’olio di Cocco, rimuove il trucco degli occhi anche quello più resistente velocemente, non irrita, non brucia, lascia il contorno occhi luminosi e idratato. Versare sulle dita un pochino di olio di cocco, posizionare le dita sul primo occhio ed effettuare dei movimenti circolari delicati andando a massaggiare tutta la zona perioculare.
Step 3
Formare una mezzaluna con entrambi i dischetti e posizionarli, uno sotto l’occhio sfiorando la rima cigliare inferiore, e con l’altra mezza luna iniziare a massaggiare le ciglia dall’alto verso il basso, portando il make up e lo sporco sul dischetto posizionato in basso. Se abbiamo tanto make up vi consiglio di lasciare il dischetto appoggiato sopra per qualche secondo magari con una leggera pressione. Dopo di ché si portano entrambi i dischetti verso l’esterno. In questo rimuoveremo sporco e make up facilmente senza aggredire l’occhio. Potete vedere l’intero metodo nel tutorial che vi ho lasciato nel post.
Il metodo Quarantena nasce per l’esattezza dalla mia quarantena… e dalla voglia di utilizzare al meglio il tempo che dobbiamo forzatamente trascorrere in casa, per risultare alla fine, più belle e splendenti di prima.
Il metodo Quarantena consiste nel darci degli step intermedi con degli obiettivi semplici ma efficaci da raggiungere in 14 giorni.
E’ tutto assolutamente facile e lo puoi applicare alla tua quotidianità: appuntati l’obiettivo che vuoi raggiungere, per farlo ti bastano anche solo 5 minuti al giorno, ma devono essere 5 minuti di impegno sacro.
In questo post vi mostrerò come utilizzare il metodo Quarantena per ottenere dei grandi risultati nel campo della Bellezza, il settore che tanto adoro.
I 9 punti del mio Metodo Quarantena.
PANCIA PIÙ SGONFIA
Vorresti uscire dalla quarantena con la pancia più sgonfia?
Lo puoi fare utilizzando i giusti prodotti come ad esempio questo: il D-Drink.
Il D-Drink è una soluzione a 360° per favorire il buon funzionamento del fegato e del metabolismo.
E’ un programma di 2 settimane con una sola dose al giorno, per detossinare profondamente l’organismo e risvegliarlo, spazza via le tossine degli agenti inquinanti, chimici, fumo di sigaretta, e pulisce in profondità il fegato.
Il tempo da dedicare ogni giorno sarà di 2 minuti: il tempo di aprire la bustina e di versare il contenuto in un bel bicchiere, aggiungere l’acqua mescolare e sorseggiare a prima mattina a stomaco vuoto.
VISO PIÙ DISTESO, NUTRITO E LUMINOSO
Vuoi avere il viso più Disteso Nutrito in profondità e Luminoso?
Aggiungi allo step precedente, anche questi altri semplici accorgimenti.
Giorno1:Pulisci in profondità la pelle
Prepara una pentola con acqua e bicarbonato e qualche goccia di olio essenziale di limone, se non avete l’olio essenziale va bene anche il limone naturale.
Nel frattempo massaggiare sul viso lo Skin Polish Questa è una maschera dall’azione esfoliante offre la freschezza del limone ed è ricca di nutrienti. Idrata in profondità ristabilisce il naturale equilibrio della pelle e ne riduce eventuali infiammazioni.
I granuli di jojoba naturali eliminano le impurità e le cellule morte e disidratate per permettere agli oli di oliva, limone e cipresso di rinnovare e proteggere la pelle. Avvicinare il viso al vapore con la maschera esfoliante sul viso e rimanere in posa per 5 minuti.
Al termine massaggiare ancora il viso con l’esfoliante rimasto e passare poi al risciacquo del viso con acqua fredda, per richiudere i pori una volta puliti. A questo punto applicare il meraviglioso siero New Date un inebriate miscela di oli essenziali terapeutici che riducono le infiammazioni, favorisce la rigenerazione delle cellule e protegge la pelle.
Totale del tempo impiegato 15 minuti.
Giorno 2: Tanta Idratazione
Avendo pulito in profondità il viso il giorno 1, il secondo giorno passeremo ad un impacco idratante e rinfrescante: schiacciate un pomodoro rosso e ben sodo fatelo cuocere lentamente senza aggiunta di acqua e fatelo raffreddare, aggiungete al composto lo yogurt al naturale, mescolare applicare sul viso per 30 minuti, sciacquare alla fine con acqua tiepida. Dopo aver rimosso la maschera applicare ilNew Date insieme allo Skin Therapy e massaggiare con la tecnica dei pugni che vi mostrerò nel Mio Metodo Quarantena.
Totale tempo impiegato 30 minuti
Giorno 3: Sguardo Luminoso
Oggi nel mio metodo Quarantena ci dedicheremo agli occhi.
Seguite il mio semplice video con un utilissimo massaggio per avere uno sguardo più luminoso e profondo.
Vi svelo anche un piccolo trucchetto per sgonfiare le borse sotto gli occhi. Congelare nei cubetti di ghiaccio il latte di avena, passarli sul viso a prima mattina e soprattutto nella zona orbicolare. Dopo aver passato i cubetti di latte di avena accendete il mio tutorial e seguite il giorno 3 Massaggio per avere lo sguardo più disteso e luminoso e profondo...un anticipazione vi servirà un cucchiaino da Tè.
Da eseguire 5 minuti per occhio.
Giorno 4: Giornata Zen
Pe il 4° giorno il mio metodo quarantena prevede una piccola coccola al corpo senza tralasciare mai il viso, Trasformiamo la nostra doccia in un momento Zen con gli straordinari Farm to Tub, che sono una miscela di olio di cocco, palma sostenibile e oli essenziali, i saponi vegani per il corpo lasceranno la tua pelle pulita, idratata e delicatamente profumata.
Dopo questa inebriate Doccia zen applicare Dew Date sul viso ricco di antiossidanti ed emollienti usato la notte serve ad ottenere una pelle radiosa e giovane, su questo meraviglioso siero far seguire il miomassaggio Night Beauty.
Totale 15 minuti.
Giorno 5: Giornata Labbra più voluminose
Oggi il metodo Quarantena prevede un focus alle nostre labbra messe a dura prova dall’uso della mascherina che aumenta la secchezza, perciò applichiamo il Perfect balm contiene olio di Semi di Girasole, cera d’api sintetica, Burro di Karité e Vitamina E, lasciare tipo impacco sulle labbra e nel frattempo eseguire il massaggio che trovate sempre nel video tutorial del mio metodo Quarantena vi aiuterà a ridurre il fastidioso codice a barre, ad avere labbra più voluminose e il contorno più disteso.
Totale 10 minuti
Giorno 6: La giornata dedicata al collo
Non dimentichiamoci dell’importanza del collo, l’età delle volte può essere tradita proprio dal collo. In casa sicuramente avrete del miele, e della panna da cucina mescolare fino a creare un composto omogeneo applicare sul collo e decolté lasciare agire 10 minuti. Dopo aver rimosso la maschera, applicate lo Skin Therapy e Dew Date mescolati insieme e procedete con le manovre per un collo più giovane e tonico, le trovate all’interno del video nel mio Metodo Quarantena.
Totale tempo 20 minuti
Giorno 7: Giornata per un bel sorriso
Guardiamoci allo specchio e facciamo un bel sorriso, si perché è passata così la prima settimana, sono sicura che potrai notare già le differenze sulla pelle di tuto il viso, e manca solo una settimana e sarai libera. Nel caso non sarà così il metodo Quarantena non ti abbandonerà mai, perché più lo esegui più la tua pelle e il tuo umore ringrazieranno.
Per i 7 giorni successivi rifai l’intero procedimento appena visto dal giorno 1 al giorno 7 per arrivare direttamente al 14° giorno.
A questo punto la pelle del vostro viso vi farà un bell’inchino per ringraziarvi :-)!
Sarete splendide e se la vostra quarantena dovesse continuare non esitare a continuare a seguire i miei post e tutorial perché ogni settimana vi aspetterà una entusiasmante novità!
Quante volte durante la giornata guardandoci allo specchio notiamo una patina oleosa e unta sul nostro viso? Se la risposta sarà spesso, ci troviamo di fronte ad una pelle tendenzialmente oleosa, ma può essere alternata a zone secche tipiche di guance, contorno occhi, labbra e collo, la cosiddetta pelle Mista. È un disturbo estetico molto diffuso che spesso viene confuso e soprattutto trattato come pelle grassa usando così dei cosmetici sbagliati che provocano l’effetto contrario, aggravando ancora di più la situazione.
Cosa caratterizza una pelle mista
Una pelle mista per definizione è una pelle disomogenea, in cui ci sono delle zone del viso grasse dove i pori sono più dilatati, causando più di frequente punti neri e brufoli, poiché la produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee è più abbondante. Alternate a parti del viso secche come il contorno occhi il contorno labbra le guance e il collo. Per questa disomogeneità la pelle mista ha bisogno di una Beauty Routine con degli accorgimenti particolari, nonché l’ uso di prodotti specifici.
Consigli per migliorare la pelle mista :
Evitare lavaggi troppo frequenti, l’acqua tende a disidratare la pelle, andando ad aggravare ancora di più le zone già secche.
Evitare detergenti troppo aggressivi come ad esempio i detergenti schiumogeni. Quest’ultimi in realtà eliminano del tutto il sebo alterando il film idrolipidico, cioè la pellicola sottile composta da grasso e da acqua che protegge la pelle dagli agenti patogeni. Eliminando il film idrolipidico la pelle come risposta di protezione tenderà a produrre ancora più sebo scatenando l’effetto contrario.
Correggere la propria alimentazione, limitare zuccheri e grassi, preferendo frutta e verdura.
Limitare l’esposizione diretta hai raggi solari. L’esposizione al sole per molte ore peggiora la situazione della pelle mista, in quanto il sole tende a seccare troppo la pelle che come risposta produrrà la famosa patina oleosa. In estate infatti possono sorgere più di frequente piccoli brufoletti .
Apportare sempre la giusta idratazione, la mancanza di idratazione aggrava le problematiche della pelle mista.
Non usare creme troppo grasse e corpose.
Dosare la quantità di crema in base alla zona del viso da trattare.
Evitare ambienti troppo riscaldati, peggiora la pelle nelle zone grasse.
Usare un Fondotinta che non occluda i pori dilatati e non applicare la cipria sulle zone della pelle secca, andrebbe ad evidenziare di più le linee d’espressione.
La Beauty Routine per la Pelle mista
Andiamo a conoscere nello specifico i prodotti da usare per una Beauty Routine pelle mista con i prodotti di Lime Life.
Mattina : Detersione con Quech Cleanse a base di Aloe e Girasole un detergente a crema che rimuove delicatamente le impurità mentre idrata e lenisce la pelle. Ha una formula leggera non comedogena, non occlude i puri , ricca di nutrienti pensata per mantenere l’idratazione nel tempo e proteggere il viso dagli agenti inquinanti.
Idrata: conSkin Therapya base di melograno e Avena, questo idratante ricco e cremoso nutre la pelle secca e spenta e ristabilisce il giusto equilibrio nelle zone con pelle grassa. Ricco di Steroli di Melograno e proteine dell’avena, ammorbidisce la pelle equilibra e leviga.
Protezione con Perfect sunscreen è un prodotto 3 in 1 , idratante, primer e SPF, è una difesa quotidiana contro gli agenti inquinanti e tutti gli elementi dannosi. La radice di Cicoria replica naturalmente gli effetti benefici del retinolo per rassodare immediatamente la pelle mentre la Vitamina B3 riduce le macchie e le rughe se usata regolarmente.
Per la sera effettuiamo sempre la Detersione, L’idratazione e in più aggiungiamo One Drop Wonder olio universale di Pomifera, è un olio Vegano leggero ricavato dalla spremitura a freddo dei semi del frutto Maclura Pomifera. Un frutto che ricorda l’arancio si trova nel sud Africa. Quest’olio prezioso è Spremuto a mano e può essere utilizzato insieme a qualsiasi altro prodotto grazie alla sua azione booster che ha il potere di aumentare l’efficacia dei principi attivi di ogni prodotto a cui viene miscelato.
Per concludere la mia Beauty routine by Lime life, raccomando l’uso 1 o 2 volte a settimana dello Skin Polisha base di limone e jojoba. E’ una fresca maschera agrumata con Limone, olio d’oliva, e di cipresso per riempire la pelle con l’idratazione e per donare una luminosità naturale. Questa maschera ha una doppia azione perché grazie alla presenza delle perline naturali di jojoba rimuove la pelle secca e le impurità rendendo il viso fresco , morbido e levigato.
Far seguire allo Skin Polish una volta a settimana laMascque of zencon Argilla e Tea tree, questa maschera all’argilla disinfetta e bilancia la pelle tendente all’acne. Formulata con Argilla del montana per ridurre il grasso in eccesso e con il Tea tree Oil potente antibatterico naturale aiuta a lenire la pelle, elimina gli sfoghi acneici e i brufoli e migliora la luminosità e la carnagione del viso. Per una azione ancora più mirata raccomando di applicare lo skin Polish sulle zone del viso più secche e la Masque of Zen sulle zone del viso Grasse, ottenendo così un risultato perfetto per la pelle mista.
Trovate i prodotti per la vostra beuty routine nel mio store, registratevi gratuitamente vi metterò io stessa i prodotti giusti per voi nel vostro carrello. Nel caso di dubbi sono disponibile a effettuare delle consulenze gratuite e personalizzate in video chat per analizzare da vicino la pelle del vostro viso…cosa aspettate registratevi e lasciatemi un commento 😊
Qui di seguito troverete 10 dubbi sull’allattamento al seno con relative risposte da parte dell’ostetrica Stefania Lauro.
Avrò abbastanza latte? E’ una domanda che noi tutte ci poniamo, quasi come se avere latte sia una questione di fortuna. L’ostetrica Stefania Lauro spiega che nella stragrande maggioranza dei casi le mamme che non allattano sono semplicemente vittime di scarsa informazione o di condizionamenti sociali negativi. Questo lo dimostra anche il fatto che dopo i tre mesi i bambini allattati al seno cala notevolmente e il latte scompare misteriosamente. Oltre alle giuste informazioni l’allattamento ha bisogno di sostegno e le donne vanno informate già a partire dalla gravidanza per costruire un buon avvio dell’allattamento.
Mia madre non ha allattato non ce l’ha farò neanche io? Spesso le mamme e le nonne riportano la loro esperienza influendo e condizionando l’allattamento. L’esperienza di ogni donna e ogni coppia mamma/bambino è a se, del tutto personale, assolutamente non esiste fattore e ricettario da questo punto di vista . Spesso però capita che le donne ascoltando questi racconti partano già demotivate o comunque preoccupate di una non riuscita, per questo come detto in precedenza ricevere le giuste informazioni già in gravidanza ha un valore fondamentale, anche e soprattutto per sfatare i falsi miti.
Ho il seno Piccolo avrò abbastanza latte? La quantità di latte non è condizionata dalle dimensioni del seno. Ciò che condiziona la produzione di latte è esclusivamente la suzione del neonato. La ghiandola mammaria non varia in base alle dimensioni del seno
Devo allattare ad orari prestabiliti?No, L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia l’allattamento a richiesta, che consiste nell’attaccare il bambino al seno ogni qual volta lui ne dimostri la volontà, sarà il bambino stesso a regolarsi è così facendo il seno regolerà la sua produzione in base alla richiesta.
Se vuole attaccarsi spesso significa che il mio latte non è sufficiente per lui? Assolutamente no, con l’allattamento a richiesta le mamme si mettono in ascolto e rispettano i ritmi e gli orari del neonato che sono del tutto variabili ed è normale che sia cosi. Sono tanti i motivi per cui un neonato richiede il seno, che possono essere dalla sete, alla fame, al bisogno di contatto. Non si può valutare quanto latte prenda ad ogni poppata e in più ricordiamoci che il latte materno è altamente digeribile, quindi facilmente un bambino richiederà spesso di attaccarsi. Rispettando i suoi tempi manterremo inalterato l’equilibrio richiesta/produzione
Quanto deve durare una poppata minimo?Stesso discorso della frequenza delle poppate, è il bambino a regolarsi sulla quantità e la durata delle poppate. Gettiamo via orologi e sveglie.
Se ho subito un cesareo non avrò abbastanza latte? La modalità di parto non influisce sulla riuscita dell’allattamento. Molto importante sono le prime ore dopo il parto, il contatto pelle a pelle fra mamma e bambino e l’attacco precoce nelle due ore post partum per una buona riuscita dell’avvio dell’allattamento.
Tra un pasto e l’altro meglio dissetarlo con l’acqua?Il latte materno contiene tutto quello di cui ha bisogno un neonato . La sua composizione cambia durante la poppata stessa . Fino a 6 mesi di vita l’allattamento esclusivo al seno è la formula migliore per il neonato
Devo evitare di mangiare alcuni alimenti? Secondo le linee guida, non esistono alimenti controindicati in allattamento. Una dieta bilanciata equilibrata e varia è sempre da suggerire ad una mamma che allatta
Se la mamma deve tornare a lavorare è necessario che smetta di allattare? Una mamma che deve tornare a lavorare non dovrà smettere di allattare, lei e il suo bambino troveranno nuovi equilibri per proseguire l’allattamento e la produzione si regolarizzerà in base alla nuova richiesta.
Conclusioni
Ho voluto riportare qui 10 dubbi che ho sentito più di frequente domandare dalle mamme, c’è ne sarebbero molte altre, sul modo di attaccare il bambino, sulle ragadi al seno, sull’ingorgo mammario.
I dubbi sull’allattamento al seno che assalgono noi neo mamme sono moltissimi, accompagnati poi dai sensi di colpa, nel caso non si riuscisse. Il mio consiglio più grande èinformazione, leggendo ricercando è affidandovi a persone esperte come le ostetriche che sono figure molto specializzate in questo campo. Le ostetriche sono figure competenti con le quali bisogna instaurare un rapporto di forte fiducia e stima, e vi accompagneranno in maniera del tutto naturale nel Pre e post gravidanza.
Ringrazio moltissimo per la disponibilità a rispondere a questi 10 dubbi sull’allattamento al seno L’ostetrica Stefania Lauro, una mamma prima di tutto, sempre pronta ad aiutare le altre mamme con la sua notevole esperienza, vi invito a visitare il loro sito www.alberobdellavita. in cui troverete numerose attività utili : yoga in gravidanza, lo yoga post parto, acquaticità in gravidanza, e nel post gravidanza con il bimbo, il Baby Massage, La Riflessologia Plantare in gravidanza e nel post gravidanza, e numerosa assistenza durante l’allattamento.
L’allattamento al seno rispecchia l’incoerenza della nostra società, sembra che allattare al seno sia una scoperta recente e improvvisa, invece è la cosa più naturale che ci sia e accomuna tutti i mammiferi della terra. Il latte materno viene definito Vivo perché cambia composizione durante la stessa poppata e anche tra una poppata e l’altra. Il latte artificiale o in formula, come dice la parole stessa non può mai essere uguale all’originale.
Non per questo ci sono mamme di serie B. Anzi penso che il latte artificiale sia un prodotto industriale molto importante in caso di concreta necessità, o di una scelta familiare consapevole e informata. Il mio desiderio da semplice neo-mamma è dare fiducia e consapevolezza che tutte noi mamme possiamo allattare, basta avere l’informazione e il supporto giusto.
La mia Esperienza
Durante la gravidanza ero ignara come penso la maggior parte delle donne che diventeranno mamme per la rima volta, di quello che sarà dopo la nascita del piccolo e soprattutto dell’allattamento. Dopo svariate ricerche, mi sono imbattuta nel consultorio di zona, in cui ho conosciuto una donna fantastica a tratti dura, ma sempre pronta ad aiutare noi donne, a fornirci consigli, supporto e consulenza. Tutto ciò anche a distanza perché parliamo di un periodo storico unico il Lock down che abbiamo vissuto qualche mese fa, in cui molte donne come me, hanno dovuto affrontare il parto e il post parto isolate da tutto e da tutti.
Non ci ha abbondonate neanche per un attimo. Noi mamme abbiamo organizzato una chat, 22 per la precisione con i bimbi nati ad Aprile, tutte indirizzate all’allattamento al seno. Oggi mentre scrivo a distanza di quasi 6 mesi siamo tutte riuscite ad attaccarli e ha nutrirli dal seno, ci sono stati momenti di difficoltà perché vi assicuro non è una passeggiata. Allattare a richiesta, significa disponibilità della mamma 24 ore su 24. Non guardare l’orologio, significa non sapere quante poppate si fanno in una giornata. Allattare al seno a richiestasignifica non dare un orario, se hanno sete o cercano affetto o hanno male al pancino o hanno fame, come ti sentiresti tu ad essere rimandato ad un orario stabilito?
Noi ci siamo aiutate, ci siamo fatte forza nei momenti di sconforto, ma al di sopra sempre con la presenza di questa fantastica donna un’ostetrica del consultorio di Via delle Resede Roma, che si prodiga per noi tutte mamme senza chiedere nulla in cambio.
Lungo il mio percorso mi sono accorta che molte mamme che interrompono l’allattamento al seno in genere non hanno ricevuto informazioni sufficienti, corrette e aggiornate in gravidanza, né sostegno adeguato dopo il parto, soprattutto da parte dei pediatri e dei familiari.
Vi illustrerò dei dati presi da una recente indagine condotta dall ‘ISPO (Istituto per gli studi sulla pubblica opinione) nel 2008 ha pubblicato i risultati dell’indagine “La cultura dell’allattamento al seno tra le mamme d’Italia” condotta a una società di pediatri su circa 3000 donne sulla loro esperienza di allattamento. Tratta dal libro “E se poi prende il vizio”.
I Dati sono sorprendenti, si è evidenziato come le mamme hanno bisogno del 61% del sostegno piscologico da parte del partner 46% da parte dei nonni e il 34% da parte dei pediatri.
Sembra chiaro da questa indagine come l’esperienza dell’allattamento coinvolga tutto il nucleo familiare , è quanto sia importante per noi mamme il sostegno soprattutto del partner. I papà fungono da protezione del nido familiare devono proteggere mamma e figlio da tutte le influenze esterne. Devono incoraggiare la propria compagna, e non sentirsi esclusi da questo legame, il padre è una figura fondamentale. Nel caso dell’allattamento al seno non deve essere visto come un solo atto di nutrimento, che può essere sostituito da chiuque, ma una continuazione del legame che si crea durante i 9 mesi di Gravidanza.
La società ci impone il consumismo alimentare, la separazione tra mamme e bambini il più presto possibile il bambino deve dormire da solo, deve mangiare da solo, ma perché tutta questa fretta? Ogni fase ha i suoi tempi e non li stabiliamo noi, ma semplicemente la natura. Il bambino in sé non ha la misura del tempo perciò segue il suo istinto quello che la natura gli ha donato, basta saperlo ascoltare e crescere con loro.
L’allattamento come afferma Gonzalez, non è uno sforzo e neanche un sacrificio che la donna fa per il bene del figlio, ma una parte della sua stessa vita. Un diritto che nessuno le può togliere. È un dono , sebbene sia difficile stabilire chi dà e chi riceve.
A chi rivolgersi per farsi aiutare durante l’allattamento
Quando siamo in ospedale facciamoci sentire, non abbiate paura di chiedere, ogni dubbio alle ostetriche finché non ci sentiamo sicure di aver attaccato in modo corretto il nostro bambino. Allattare al seno è un nostro diritto ricordalo sempre. Tutto parte proprio dai primi momenti, perciò mettiamo da parte la timidezza e buttiamoci.
Nel mio caso avendo subito un parto cesario, mi avevano preannunciato che sarebbe stato più difficile attaccare al seno il bimbo perché sarei stata limitata nei movimenti e ci sarebbe stata la possibilità di avere meno latte rispetto al parto naturale ( non ci ho mai creduto). Quando ho visto il mio bimbo non ho più ascoltato nessuno solo il mio istinto, ho voluto allattarlo da subito senza riposarmi neanche la prima notte. Per fortuna le ostetriche erano tutte super carine e disponibili, perciò quella notte chiamai l’ostetrica di turno credo almeno una decina di volte. Lei ogni volta era commossa nel vedere la mia caparbietà, nonostante non mi potessi muovere dal letto per i punti del taglio cesario, ero lì a insistere finché con mia grande gioia cominciò a uscire il colostro.
Rivolgiamoci perciò a persone competenti e non abbiate paura di chiedere aiuto, è normale non sapere come si attacca un bimbo al seno, purtroppo non lo insegnano nelle scuole perciò mamme non sentitevi in colpa, se avete dei dubbi o se avete bisogno di essere rassicurate o guidate.
A chi rivolgersi:
Ostetriche dell’ospedale in cui si sceglie di partorire, assicuratevi che sia un buon reparto.
La Leche League aiuta le mamme a recuperare la fiducia nell’istintiva capacità di nutrire e accudire i loro cuccioli. Milioni di famiglie ogni anno trovano nelle Consulenti de La Leche League informazioni, ascolto e aiuto.
L’IBCLC sostiene i bisogni e i desideri delle donne che allattano, le famiglie e la comunità verso gli obiettivi dell’allattamento al seno, come specialista nella gestione dell’allattamento e della lattazione.
MAMI movimento allattamento materno, il MAMI crea dei legami fra tutti i promotori dell’allattamento materno.
Consultori di zona, forme del tutto gratuite che aiutano le mamme nel pre e post gravidanza. Nel mio caso vi indico il Consultorio di Via delle resede 1 Roma, dove troverete la preparatissima ostetrica Silvana Brucchi, vi seguirà insieme ad altre figure specializzate nei corsi Pre-parto, e successivamente nell’allattamento e lo svezzamento.
L’ambulatorio ostetrico l’Albero della vita in via delle Rose 49E Roma. Dove troverai la dolce e bravissima ostetrica Stefania Lauro, con numerose attività coinvolgenti per la donna in dolce attesa e altrettante numerose attività per il post parto, come lo yoga post partum il baby massage, consulenza sull’allattamento, il portare in fascia, la riflessologia plantare in gravidanza.
L’ambulatorio ostetrico Parto da qui, della giovanissima e competente ostetrica Donatella Musarò. In via Stella d’Italia 14 Tricase. Una piccola cittadina in Puglia, (il mio paese d’origine). Donatella è una ragazza molto solare e preparata, segue le donne in gravidanza, con i corsi di accompagnamento alla nascita, Acquaticità in Gravidanza, travaglio a domicilio, parto in casa, sostegno all’allattamento.
Leggere libri interessanti come “E se poi prende il vizio? ” di Alessandra Bortolotti, da cui ho preso spunto per la stesura di questo articolo.
La gym- Ball è semplicemente la palla da ginnastica, la conoscete? Bene vi svelerò come può aiutare durante la gravidanza ma soprattutto durante il puerperio, per unire il Benessere del bambino al Benessere della mamma.
Caratteristiche della Gym-Ball
Lagym-ball, ha delle caratteristiche molto importanti che fanno in modo di poterla facilmente inserire nella quotidianità della gestante e della puerpera, vediamo quali sono:
la trasportabilità della palla,
il suo costo esiguo,
la versatilità con la quale può essere impiegata nell’ambiente domestico
la capacità di soddisfare le richieste ergonomiche della futura mamma.
il benessere Pisco-fisico
La gym- ball per la gestante
Grazie alla frequentazione dei corsi preparto si inizia il percorso di formazione che consente alla gestante di acquisire le competenze per sfruttare in maniera creativa e globale il potenziale dellagym-ball e trasferirla nel contesto domestico e nella routine quotidiana. Esiste una varietà di modi diversi di esercitarsi con lagym ball durante tutta la gravidanza.
Sedendosi sopra la gestante può compiere oscillazioni del bacino per scaricare le tensione della schiena, assumere un assetto più verticale del tronco
Esercitare la respirazione addominale dal momento che per effetto della discesa verso il basso del feto, il diaframma trova uno spazio maggiore per muoversi.
Esercitare i muscoli del perineo importantissimo durante la gravidanza perché sostiene il peso del feto, e durante l’espulsione.
La Gym-ball,costituisce uno stimolo di intraprendenza anche nelle donne con scarsa propensione all’attività fisica dal momento che la superficie liscia, morbida ed elastica, offre un senso di comfort e di rassicurazione che incoraggia l’interazione e offre un utile supporto su cui abbandonare tensioni e ansie.
Aiuta a scaricare i dolori lombo sacrali dovuti al peso della pancia.
La gym ball contro le colichette del bambino con esercizio fisico per la mamma.
Non conosco studi in merito a questo metodo, ma vi posso assicurare che funziona davvero, avendola sperimentata io stesso con il mio piccolo Lorenzo.
Sono una mamma alle prime armi come tante di voi che leggeranno questo post, e come tante di voi mi sono trovata in situazioni in cui il piccolo/a inizia a strillare in modo inconsolabile, e in quei momenti ti trovi a provare ogni tipo di posizione pur di riuscire a calmarlo. In una di queste situazioni in preda al panico provai a sedermi sulla magica GYM BALL e iniziai a saltellare, dopo pochi secondi Lorenzo smise di piangere, pensai fosse un caso. Da quel giorno non ho più lasciato la mia Gym Ball.
Il bambino con questo leggero saltello si sente cullato e invece di stare sempre in piedi e di camminare su e giù per casa, si può stare comodamente sedute sulla Gym Ball.
Sappiamo quanto durante il puerperio, sarà difficile rimanere per un lungo periodo in piedi o seduta, con il bimbo tra le braccia, e svolgere tutte quelle attività in cui si deve inclinare il busto in avanti, come, ad esempio, adagiare il neonato nella culla o nella carrozzina; sarà inoltre più impegnativo mantenere la verticalità della schiena poiché, per riposare i muscoli di sostegno e trovare sollievo, la neomamma è indotta a modificare continuamente la postura.
Ti siedi comodamente sullaBALL, gambe divaricate posiziona il bimbo/a sulla spalla e incominci a saltellare prima in modo più deciso per poi rallentare man mano.
La cosa Straordinaria è che starete cullando il vostro bimbo senza stancare la schiena, e soprattutto starete facendo esercizio fisico. Saltellando si coinvolgono numerosi muscoli soprattutto se mentalmente riusciamo a concentrarci sul muscolo coinvolto vi accorgerete che il muscolo lavorerà il doppio:
muscolo del gluteo
retto dell’addome
pavimento pelvico
flessori dell’anca
Questi gruppi muscolari saranno coinvolti semplicemente eseguendo dei saltelli contraendo il gluteo ogni volta che si salta, si può aumentare la difficoltà stando sulle mezze punte oppure alternando le due posizione sempre cullando sulla spalla il nostro piccolo/a, magari cantando una bella canzoncina a noi piace molto wisky e ragnetto.
La gym-Ball durante l’allattamento
Allo stesso modo vi racconterò la mia esperienza sull’ allattamento e la gym-ball. Inizialmente per allattare il mio piccolo usavo il cuscino allattamento vi consiglio assolutamente quello della Medela, molto comodo, ma dopo i primi due mesi mi è diventato complicato usarlo in ogni momento della giornata in cui si vuole attaccare Lorenzo, e in più ha iniziato a fare veramente caldo , e Lorenzo suda moltissimo durante le poppate.
Guardai la mia Gym Ball e pensai perché no? Mi ci sono seduta sopra con il mio piccolo attaccato al seno, ed ecco qui mentre muovevo il bacino destra e sinistra stavo lavorando con i miei addominali obliqui, alternando dei piccoli saltelli, Lorenzo allattava, e finita la poppata si addormentava beatamente.
Ho continuato ad allattarlo spesso in questo modo, vi posso assicurare che funziona e che il benessere che voi provate nel confort della postura viene trasmesso al piccolo. Quando vi alzate a riporlo nella sua culletta avrete lavorato con addominali e glutei per circa 20 minuti, quindi doppia soddisfazione bimbo felice e mamma che ritorna in forma.
Vi ho voluto condividere la mia esperienza dopo 5 mesi per essere sicura che funzionasse davvero, e nel mio caso posso dire di aver davvero avuto moltissimi benefici dalla Gym Ball.
La soddisfazione più grande è che la conoscevo solo per gli esercizi durante la gestazione, ma nessuno mi aveva mai illustrato la possibilità di poterla usare anche durante il post gravidanza. Perciò condividendo la mia esperienza spero di poter aiutare tante mammine ad essere più serene mentre cullano ed allattano il proprio piccolo. Alle volte basta usare un po’ di fantasia e lasciar lavorare l’istinto per ottenere delle ottime soluzioni.
Ho voluto unire un breve video dimostrativo, sono convinta che vi aiuterà a capire meglio quello di cui abbiamo parlato.
Sono una Mamma di un bambino di appena 5 mesi di nome Lorenzo, non ho esperienza in questo campo, ma mi piace molto osservare e informarmi.
Oggi 31 Agosto si festeggia i 150 anni di una straordinaria Donna Maria Montessori, che con il suo approccio educativo ha rivoluzionato la pedagogia, mettendo al centro il bambino con la sua spontaneità, unicità e complessità.
Mi affascina molto che una Donna Italiana 100 anni fa aveva già visto l’importanza nel lasciare libero il bambino , in modo tale da dare la possibilità di esprimersi nelle sue attività senza essere sempre corretto e ripreso, una grande studiosa e visionaria, il suo metodo è oggi presente in più di 60.000 milioni di scuole in tutto il mondo.
Immagino che agli inizi del secolo scorso culturalmente il concetto di famiglia era totalmente differente, l’educazione era sinonimo di repressione, le famiglie erano numerose, non c’era istruzione nel maggior parte dei casi i figli maggiori dovevano occuparsi dei più piccoli, mentre i genitori lavoravano nei campi. Come trovava applicazione questo metodo? con quali strumenti?
Giocattoli usati da Maria Montessori
Non credo che agli inizi del 1900 ci fossero giocattoli luminosi, che cantavsno e si muovevano, ma il suo metodo si basava e si basa sulla semplicità e sulla libertà di espressione del bambino. Quello che usavano i genitori fosse anche una scopa con un manico più colorato, o qualsiasi altro utensile di legno che un adulto può usare, non pericoloso naturalmente. L’importante è lasciare il bambino interagire con le stesse cose che usa l’adulto nn per forza con giocattoli luminosi, così facendo non si crea un distacco netto, tra adulto e bambino.
Creare una camera a misura di bimbo, con degli oggetti fatti si che una volta usati vengano riposti al proprio posto per insegnare l’educazione di non usare le cose e lasciarle per terra, ma riporle laddove si sono trovate Esistono una svarierà di librerie dove riporre giochi e libri dei bambini, in cui i bambini possono autonomamente prenderli e riporli al proprio posto.
Un altro metodo per far partecipare attivamente il bambino alla vita quotidiana dei grandi è lo sgabello detta Torre di Apprendimento, aiuta a far partecipare il piccolo alle attività di preparazione dei pasti, a lavare i piatti o eseguire semplici attività in cucina. In questo modo, può rafforzare l’autostima, sviluppare l’indipendenza e la fiducia in se stessi e migliorare il coordinamento nei movimenti.
Come preparare una cameretta Montessoriana.
La cameretta per essere Montessoriana deve rappresentare La Libertà di Movimento. Creare un ambiente in cui il bambino dovrà sentirsi autonomo. I materiali prediletti sono materiali naturali come il legno, e l’ambiente dovrebbe essere pensato in modo da incoraggiare il bambino a mantenerlo pulito.
Armadio, preferire il legno potete trovare tante idee carine da Ikea, noi abbiamo un kallax che non sapevo bene come sfruttarlo, ma grazie al web abbiamo potuto trasformarlo in un armadio Montessori a misura di bambino. Smontando un ripiano abbiamo creato una parte dove appendere gli abitini, in modo tale da poter far scegliere i vestitini in completa autonomia.
Letto, Il lettino Montessori dovrebbe essere basso senza sbarre in modo tale da poter far andare a nanna il bambino in completa autonomia, lo consiglio però quando già il bambino è più grandicello.
Tappeto sensoriale, utilissimo perché i bambini adorano stare a terra, si possono mettere giochini di stoffa, la giostrina, servono a fare apprendere le dimensioni dello spazio che li circonda, toccare con le manine differenti superficie, possono stare a pancia in giù e sviluppare la muscolatura del collo e della schiena.
Libreria, dove riporre i libri in base all’età mettendo in evidenza le copertine per farle scegliere al bimbo stesso
Scaffale per i giochi, possiamo sfruttare sempre il mobile kallax di ikea montando le ante o semplicemente inserendo delle box.
Specchio, meglio infrangibile, ma sarebbe molto utile affinché il bambino sia cosciente della propria immagine.
Cesto della biancheria e attaccapanni, quando sono più grandicelli in modo da poter far appendere il proprio zaienetto e la propria giacca, e far dividere i vestiti sporchi da quelli puliti
Lavagnetta, dove il bambino può disegnare oppure appendere i propri lavoretti.
Conclusioni
Questa straordinaria Donna più di 100 anni fa aveva capito che il bambino non è un’entità da dover plasmare a proprio piacimento, ma una persona con la proprie libertà di espressione, con le proprie potenzialità, i limiti, con i propri gusti, un individuo dotato di volontà. Noi adulti dobbiamo semplicemente osservare e aiutare ad affermare la propria autostima, senza sovraccaricarli di scelte che sono frutto della nostra storia e non quella dei nostri figli. Cosa pensate voi in merito al metodo Montessori? Vi sentite vicini oppure pensate che sia superato e obsoleto?
Un libro molto interessante facile nella lettura, che vi aiuterà a capire meglio il metodo Montessori potete trovarlo su Amazon e scaricabile come versione Kindle in modo del tutto gratuito.
Il bambino è una sorgente d’amore; quando lo si tocca, si tocca l’amore. Il nostro mondo è stato lacerato e ha ora bisogno di essere ricostruito.
Mostratemi i vostri piedi e vi dirò chi siete. Non è una frase fatta, si tratta della lettura energetica dei piedi. Come funziona? cosa si può capire osservando i piedi? lo scoprirete solo leggendo.
Se ci fermiamo un attimo a pensare a quanto siano importanti i piedi, ci rendiamo conto di quanto “lavoro” facciano, sostengono il peso del nostro corpo per tutta la vita.
I piedi per tutte le culture antiche rappresentano il collegamento tra la madre terra, e il mondo della materia, essi simboleggiano i nostri atteggiamenti, rappresentano la nostra posizione più o meno stabile, nel mondo.
La lettura energetica del piede
Tutto ciò che siamo è scritto su nostri piedi, le nostre virtù, le nostre qualità, atteggiamenti, attitudini, anche le nostre imperfezioni che cerchiamo magari di nascondere o di correggere per tutta la nostra vita, chiamandole erroneamente difetti.
Come prima cosa iniziate ad osservare i vostri piedi, la forma della pianta arcuata o piatta, la forma delle dita, poi osservate il colore, la temperatura, segni, calli, ispessimenti, screpolature tutti questi segni ci parlano della nostra personalità.
Per facilitare l’analisi per noi operatori il piede viene diviso in varie parti, ogni parte rappresenta un elemento, esattamente 4 elementi partendo da tallone fino alle dita:
Terra
Acqua
Fuoco
Aria
Andiamo ad esaminare ogni elemento associandolo ai diversi tipi di personalità e atteggiamenti che ne corrispondono.
Terra: tutta la zona del tallone rappresenta l‘appartenenza, le radici, sicurezza, voglia di stabilità, l’attaccamento a tutto ciò che è materiale, ama possedere ed accumulare rappresenta la parte affettiva e la parte lavorativa. E’ legata all’eliminazione dei residui quindi gli organi collegati sono Ano, Vescica. Quando abbiamo la zona del tallone molto secca screpolata e rossa, rugosa, callosa, vene e macchie scure, possiamo trovarci difronte ad un disquilibrio. Il soggetto che rientra in questo caso è una persona in cui il cibo rappresenta una grande attrazione, un modo per non pensare. Un soggetto spesso riflessivo, troppo, analizza continuamente i propri pensieri, la sua voce bella e molto piacevole, lo rende un affascinante oratore, ma se lo si ascolta attentamente nei ragionamenti, ci si rende conto delle troppe incoerenze, a la tendenza a portare sempre una maschera alle volte con dei sorrisi forzati.
Un soggetto che rientra in questa tipologia deve prestare attenzione alla milza e al pancreas come anche allo stomaco perché sono predisposti alla somatizzazioni.
Acqua : L’ OCEANO DELLE EMOZIONI. Gli organi collegati sono i Reni, vescica,ossa,orecchie. Ci troviamo davanti ad un soggetto acqua quando il piede al tatto è sempre umido, di colore pallido, spellato, unghie fine, muscoli ipotonici. La persona solitamente è un soggetto pauroso, poco incline all’azione e a esporsi, voce bassa e sospirosa. A livello corporeo si nota la mancanza di muscolatura. E’ sempre freddoloso. I suoi problemi si acuiscono con l’inverno, il freddo, con un’alimentazione ricca di soia carne di maiale e sale. L’acqua rappresenta tutto il mondo emotivo, può essere spaventosa, distruttiva, profonda, ma anche romantica, segreta femminile e seducente.
Fuoco : ELEMENTO DINAMICO : IO AGISCO. Gli organi collegati sono cuore, intestino tenue e il sistema cardiocircolatorio. Ci troviamo davanti ad un soggetto Fuoco quando il piede è sempre caldo molto rosso quasi infiammato, secco. La persona solitamente è un soggetto ansioso e facilmente stressato. Suda facilmente ed è tendenzialmente rosso in viso. Tutto il suo corpo sprigiona un calore in eccesso. Tendenzialmente tende ad avere una buona struttura muscolare e una buona vitalità. Di base tende ad essere arrotondato ( testa rotonda, muscolatura gonfia, ventre gonfio) a prima vista sembra estroverso, ma può velocemente cambiare l’umore.
Aria : ELEMENTO DEL PENSIERO E DELLA PERCEZIONE : IO PENSO. Gli organi collegati sono la testa, gli occhi,l’ipofisi, la tiroide. Ci troviamo davanti ad un soggetto aria, quando il piede è molto lungo sottile con le dita affusolate, il colorito pallido, zone vuote, fredde. La persona solitamente ha la testa tra le nuvole. Alle volte i soggetti aria sono dei grandi artisti, introversi, molto meditativi e riflessivi. Devono avere cura della propria testa perché spesso possono soffrire di emicranie e squilibri ormonali.
Le dita ci parlano
Rappresentano il punto più estremo del nostro corpo, le radici che ci aiutano per mantenere l’equilibrio fisico e simbolicamente, psicofisico dell’uomo. Le dita come anche i nostri piedi sono costretti oramai per vincoli culturali ad essere stretti nelle scarpe, isolati da uno strato di gomma, per questi motivi non c’è più il radicamento diretto con la madre terra. Questo comporta anche una notevole modifica nella postura, ma affronteremo questo argomento in un altro post.
Secondo la medicina tradizionale cinese ogni dita ha un collegamento energetico. Spesso, abbiamo dei problemi a un dito e non li mettiamo mai in relazione con disequilibri di tipo energetico.
Vediamo in dettaglio ogni dito:
Alluce. E’ legato a due meridiani, la milza/pancreas e il fegato. Questo dito è importante per l’appoggio, in tutti i sensi. E’ molto legato a ciò che siamo e alla nostra identità, alla concretezza, e alla parte femminile infatti capita in alcuni casi che una donna quando entra in menopausa sviluppa l’alluce valgo. Ciò è dovuto al collegamento con il meridiano della milza.La milza è associata agli ormoni collegati al seno, alle ovaie che sono le zone attraversate da questi meridiani, e anche all’utero. Inoltre è l’organo legato alla fecondità, alla gravidanza. Controlla i cambiamenti fisiologici che portano la persona dall’infanzia alla pubertà poi alla maturità e infine alla menopausa.
Secondo Dito E’ legato al meridiano dello stomaco, cioè alla quantità di energia che possediamo a che riusciamo a utilizzare è paragonabile all’indice della mano, cioè indica una direzione, rappresenta la nostra capacità di introdurre informazioni e indirizzarci nel mondo. Viene definito anche come il “dito del condottiero” quando è molto più grande degli altri.
Il terzo dito Essendo il dito centrale, ha un forte legame con l’equilibrio e la coerenza della persona. E’ il dito di chi segue la retta via e procede nel suo percorso con armonia e determinazione.
Quarto dito Rappresenta il meridiano della cistifellea. E’ legato alla decisionalità, alla capacità di prendere decisioni in qualsiasi campo al di fuori di noi.
Quinto dito E’ il termine del percorso del più lungo meridiano del nostro corpo, la vescica. E’ il collegamento con le nostre radici, con i vecchi ricordi. E’ il dito opposto all’alluce e quindi rappresenta anche un importante legame con l’appoggio.
Nella lettura energetica del piede vengono valutate anche la forma della punta delle dita:
Dita a cono ( o a Punta) : Denotano la capacità esagerata da parte del soggetto di concentrarsi su un’unica cosa, perdendo così molte altre possibilità. Questo soggetto controlla molto i dettagli e vuole fare sempre meglio, non si accontenta, e questo lo porta a entrare in conflitto con se stesso. Soprattutto l’alluce o il secondo dito di questa forma sono un segno di depressione.
Dita rotonde. Denotano armonia ed elasticità. Sono caratteristiche di una persona versatile e che riesce ad adattarsi alle situazioni.
Dita Trapezoidale. Parlano di grande energia bloccata nell’ultimo tratto di strada. Sono tipiche delle persone che pensano molto ma che non riescono a realizzare tutto ciò che hanno ideato, oppure in quelle persone che hanno difficoltà ad esprimersi.
Dita Quadrate. Tipiche di una persona spigolosa che ha difficoltà a cambiare a modificarsi.
Egizio Greco o Romano che piede sei?
Stiamo imparando ad osservare il piede sotto ogni punto di vista, ora in questo paragrafo vedremo la forma delle dita nel loro insieme, e quali indicazioni ci possono fornire sul loro modo di essere e di pensare.
Piede Greco ( punta al centro) E’ quel piede in cui il secondo dito supera l’alluce. questa forma a triangolo, delinea in primo luogo un piede molto elegante con le dita affusolate. Ma per quanto riguarda la personalità indica una persona pungente, critica in ogni situazione
Piede Egizio (dita a scalare) Le dita perfettamente decrescenti dal più lungo al più corto, indica un modo ordinato e metodico di pensare.
Piede Romano ( piede quadrato) le prime tre dita sono della stessa lunghezza e quarto e quinto dito poco più piccoli. Di solito le persone con i piedi tozzi sono persone taciturne, e soggette ad inseguire amori impossibili.
Piede celtico in questo tipo di piede il secondo dito è molto lungo rispetto al resto delle dita. di solito ci troviamo difronte persone con una forte propensione artistica, alla meditazione e all’attività sportiva.
Piede Germanico C’è una differenza netta tra il primo dito e le altre dita, che sono lunghe più o meno uguali. i Soggetti di solito sono estremamente pratici e razionali, nel bene e nel male sono persone con i piedi ben piantati a terra.
Conclusioni
Questo articolo sull’interpretazione e lettura energetica del piede, spero sia utile per dare una spinta a noi stessi e al nostro intuito, a connettersi con il nostro insegnante interiore, tutto quello che c’è da sapere è sempre stato “sotto i nostri piedi”. Potete iniziare ad osservare i piedi dei vostri familiari, amici, dei figli. Si possono cambiare positivamente molti dei nostri atteggiamenti e di chi ci sta attorno. Può essere l’inizio di una nuova consapevolezza. La lettura energetica del piede può servire a capire se ci sono organi o parti del copro che in un determinato momento sono carenti di energia o al contrario troppo sovraccarichi. Si agisce attraverso la Riflessologia Plantare per riportare armonia tra i 4 elementi e tra gli organi interessati. Se volete analizzare il vostro piede e sapere qualcosa in più su voi stessi scrivetemi in privato.
Nel prossimo articolo approfondiremo la parte sui 4 elementi e di tutte le loro manifestazione del dettaglio.