Il contatto è per noi qualcosa che agisce su due livelli, uno fisico legato al corpo e al tatto, l’altro invece ha anche una natura più complessa legata al nostro umore, al nostro stato mentale. Tutti noi infatti abbiamo risentito del non contatto, il quale ha scatenato anche tutta una serie di reazioni emotive notevoli. Come abbiamo detto in un precedente articolo, ancor prima di tutti i nostri abbellimenti al viso, dei nostri vestiti, il primo approccio con un’altra persona avviene attraverso la pelle.
È il primo aspetto che incontra il nostro sguardo, anche se noi ci soffermiamo sui vari abbellimenti e sul vestiario. Perciò cosa sappiamo della pelle? Quando si forma e come funzione l’evoluzione di essa? Tutto ciò lo scoprirete in questo articolo, poiché nelle prossime righe parleremo proprio di contatto ai tempi del covid.
La Pelle e l’importanza del contatto
Il contatto nasce dalla pelle, la quale ricopre da adulti un peso del 18% e da bambini del 20%. Quest’organo così importante che curiamo costantemente, si forma dall’ottava settimana della nostra vita intorno alla bocca e dall’undicesima settimana su tutto il viso. Inoltre, oltre a rivestire il nostro corpo, la pelle è uno strumento attraverso il quale il cervello riceve degli stimoli, difatti ogni centimetro cubo di pelle possiede 5000 ricettori.
Tutto ciò si riflette anche nell’emotività di ciascuno di noi difatti questa mancanza di contatto ha privato un importante aspetto della nostra vita. È così trasversale questo bisogno, talmente necessario e potente, che spesso è usato in argomenti dove sembrerebbe fuori luogo. Invece non lo è. Ad esempio una parola molto usata per descrivere un film emozionante è proprio toccante.
Questa dinamica linguistica è conferma di quanto il contatto sia qualcosa da cui non possiamo sfuggire. Esso inoltre ci coinvolge da quanto siamo ancora nel ventre di nostra madre. Nei nove mesi infatti il bambino stesso è accarezzato dall’utero, il quale svolge anche una funzione di massaggio per il nascituro. Fino ai tre anni, ma ovviamente anche successivamente, il bambino ha bisogno del contatto perché attraverso esso acquisisce una capacità emotiva non indifferente.
L’importanza della cura durante la pandemia
Un errore comune specialmente ricorrente in questo periodo può essere quello d’idealizzare il passato, pensando alla nostra vita prima della pandemia. Anche se può essere consolatorio, non ha nessuna utilità a lungo termine. Invece dedicarsi a una passione, serve a rendere migliore il presente.
La solitudine può colpire chiunque in qualsiasi momento. Durante l’epidemia di COVID-19, passare meno tempo con la famiglia e gli amici ha portato a più sentimenti di solitudine del solito per molti di noi, in particolare per coloro che si sono isolati. Anche l’adattamento ai cambiamenti può comportare delle sfide, e potrebbe risultare ancora difficile connettersi con la famiglia e gli amici, i colleghi o altri contatti quotidiani. È naturale attraversare periodi di solitudine, e non dovreste biasimarvi se vi sentite in difficoltà, ora o in qualsiasi altro momento. È davvero importante ricordare che la solitudine e i sentimenti difficili possono passare.
Il Contatto e l’importanza delle micro interazioni
Ultimamente, molti di noi si sono persi le “micro-interazioni” – il contatto sociale accidentale che normalmente sperimentiamo durante la nostra giornata. Potrebbero essere le chiacchiere mancate con i colleghi di lavoro mentre si lavora da casa, o la mancanza di incontri casuali con amici e conoscenti nel proprio quartiere. Questi incontri sociali possono non sembrare importanti come le amicizie strette, ma sono una parte importante del nostro tessuto sociale.
Queste micro-interazioni possono aiutare ad alleviare un po’ di questa solitudine. Anche se hai una conversazione veloce con qualcuno che ti aiuta al supermercato, questo di per sé potrebbe alleviare la solitudine per alcune persone. Per altri, è necessario avere un membro della famiglia, o un collega, o qualcuno già all’interno della rete. Più in generale, è importante avere un’ampia varietà di interazioni, sia con i nostri vicini, la nostra famiglia o in tutta la nostra comunità.
Riempire il tuo tempo facendo più cose che ti piacciono può impedirti di concentrarti sui sentimenti di solitudine ed è ottimo per il tuo benessere. Quando sei a casa, programmi radiofonici divertenti o podcast sono un buon modo per occupare la tua mente e tenerti compagnia. Potresti ascoltare degli audiolibri ad esempio.
L’esercizio fisico può sollevare l’umore e aiutare a distogliere la mente dalle cose, quindi prova a camminare, andare in bicicletta o correre se puoi – o rendere una lezione al chiuso parte della tua routine quotidiana. Tieniti occupato imparando qualcosa di nuovo. Ora è un buon momento per perseguire un hobby o qualcosa che hai sempre voluto essere in grado di fare – e può essere un buon modo per trascorrere del tempo con gli altri. Certamente è un periodo che appunto puoi farci riscoprire la cura per noi stessi. Grazie per la lettura.